Facebook è una delle piattaforme di social media più popolari al mondo con oltre 2,8 miliardi di utenti attivi mensili. Ma come è nato questo colosso dei social media? In questo articolo, esploreremo la storia di Facebook, raccontando qualche aneddoto interessante lungo la strada.
La storia di Facebook inizia con Facemash, un sito web creato da Mark Zuckerberg, uno studente di Harvard, in una notte di ottobre del 2003. Dopo un appuntamento andato male, Zuckerberg ebbe l’idea di creare un sito su cui gli studenti potessero caricare le loro foto e votare quelle preferite. In poche ore, il sito ricevette 450 visitatori e 22.000 clic sulle foto, ma il sovraccarico di dati causò il crash dei server dell’università e il sito fu chiuso pochi giorni dopo. Zuckerberg fu punito con sei mesi di sospensione per aver violato la sicurezza e la privacy degli studenti.
Nonostante ciò, il successo di Facemash convinse Zuckerberg a continuare a sviluppare l’idea di un sito web che aiutasse gli studenti di Harvard a socializzare. Nel gennaio del 2004, il giovane programmatore registrò il dominio thefacebook.com, dando inizio alla storia del social network più visitato al mondo.
Zuckerberg non fu l’unico fondatore di Facebook, ma fu coadiuvato da diversi colleghi di Harvard, tra cui Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes.
Da allora, Facebook ha subito diversi cambiamenti e trasformazioni, evolvendosi in una piattaforma a 360 gradi che offre servizi come Messenger, Facebook Watch e molti altri. Con oltre due miliardi di iscritti, è diventato il social network più utilizzato al mondo e ha cambiato per sempre la storia di internet.
Le tappe del successo da The Facebook a Facebook
Per gestire al meglio il successo sempre crescente del sito, dovuto all’aumento costante degli iscritti, Zuckerberg e i suoi collaboratori decisero di fondare una società: la Facebook Inc. A capo della società venne posto Sean Parker, già noto per aver fondato Napster, e in meno di un anno dalla sua nascita Facebook iniziò ad attrarre importanti investitori, come Peter Thiel, uno dei fondatori di PayPal, che investì mezzo milione di dollari per ottenere il 10,2% delle quote societarie.
Il valore della società crebbe rapidamente tanto che nel 2007, poco prima del suo definitivo successo, attrasse l’attenzione di Microsoft, che investì 240 milioni di dollari per ottenere l’1,6% delle quote societarie. Tra il 2007 e il 2009, Facebook ottenne un enorme successo anche al di fuori degli Stati Uniti e iniziò a registrare profitti. Con un numero sempre crescente di utenti e una popolarità in costante aumento, nel 2008 superò MySpace diventando il social network più popolare al mondo.
Nel 2011, il valore di Facebook Inc. si stabilizzò sulla cifra di 50 miliardi di dollari, ma il meglio doveva ancora venire.
La nascita di Facebook
Nonostante il fallimento di Facemash, il giovane studente di psicologia appassionato di programmazione, Mark Zuckerberg, non si arrende. Nel gennaio del 2004, registra il dominio thefacebook.com (Facebook è il nome dell’annuario con nomi e fotografie diffuso in molte università americane) e decide di lanciare una nuova rete sociale dedicata al mondo universitario statunitense. Sebbene l’ispirazione resti Facemash, il funzionamento e lo scopo di Facebook sono differenti.
In questa nuova impresa, Zuckerberg ha al suo fianco altri studenti di Harvard: Andrew McCollum, che contribuisce allo sviluppo dell’algoritmo e della piattaforma di Facebook, e Eduardo Saverin, un giovane studente di origine brasiliana che si occupa degli aspetti organizzativi, aziendali e promozionali del social network. Il 4 febbraio 2004, The Facebook apre ufficialmente le porte alla popolazione universitaria di Harvard.
Il successo è stato praticamente immediato. Alla fine di febbraio del 2004, più della metà degli studenti iscritti ad Harvard si era registrata al servizio, mentre nel mese di marzo Facebook si estese anche agli studenti di Stanford, della Columbia University e dell’Università Yale. Ad aprile, il servizio si allargò al resto della Ivy League, al MIT, alla Boston University e al Boston College. In poche settimane, aprì a tutti gli studenti universitari degli Stati Uniti e del Canada, certificando un successo forse nemmeno troppo inatteso.
Facebook: i primi investitori
Verso la metà del 2004, Mark Zuckerberg e i suoi soci fondatori decisero di costituire una società, Facebook, Inc., per gestire in modo più efficiente il grande successo che la loro idea stava riscuotendo in tutto il Nord America, soprattutto dal punto di vista finanziario. L’imprenditore Sean Parker, già fondatore di Napster e fino ad allora un consigliere informale per Zuckerberg, divenne il Presidente dell’azienda.
Già nel 2005, i primi investitori si interessarono a Facebook. Il primo fu Peter Thiel, tra i fondatori di PayPal, che acquisì il 10,2% delle quote societarie con un investimento di mezzo milione di dollari. Tuttavia, il valore delle azioni di Facebook crebbe rapidamente, tanto che quando Microsoft decise di investire nel social network nell’ottobre del 2007, dovette investire ben 240 milioni di dollari per acquisire solo l’1,6% delle azioni.
La crescita di Facebook
Facebook non conosce soste nella sua crescita, con il numero di utenti e il valore dei ricavi in costante aumento. Nel 2009, a soli cinque anni dalla sua creazione, registra un bilancio in attivo, dimostrando l’efficacia dell’idea di Mark Zuckerberg nel generare profitti.
Nel frattempo, inizia ad espandersi in tutto il mondo e in Italia ha un’esplosione di iscrizioni nel 2008, con oltre 1 milione e 300 mila visite registrate in agosto, un aumento del 961% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il volume di traffico aumenta così rapidamente che nel marzo del 2010, per una settimana, supera Google per numero di visite negli Stati Uniti. Il 3 gennaio 2011, Goldman Sachs investe 450 milioni di dollari per entrare nel capitale di Facebook, portando la valutazione totale del social network a 50 miliardi di dollari. La sede della società, intanto, era stata spostata da Palo Alto.
Facebook: lo sbarco in borsa e le prime acquisizioni
Il 2012 è stato un anno cruciale per Facebook: dopo un successo apparentemente senza fine, il fondatore Mark Zuckerberg ha deciso di fare il grande passo e portare l’azienda in borsa. Il debutto a Wall Street è stato uno dei più grandi nella storia degli Stati Uniti, con la vendita di azioni per 16 miliardi di dollari e una valutazione di 104 miliardi di dollari, il valore più alto mai registrato per una nuova entrata alla Borsa di New York.
Facebook ha continuato a crescere, acquisendo Instagram nel 2012 per circa un miliardo di dollari e successivamente la piattaforma di messaggistica WhatsApp nel 2014 per 19 miliardi di dollari. Nel corso degli anni, ha anche acquisito altre aziende, tra cui FriendFeed, Snaptu, Beluga e Glancee, al fine di migliorare l’esperienza di utilizzo su mobile e sviluppare la piattaforma di messaggistica integrata.
L’entrata in borsa e le acquisizioni hanno contribuito a far diventare Mark Zuckerberg uno degli uomini più ricchi del mondo, ma l’azienda ha anche dovuto affrontare diversi scandali e controversie riguardanti la sicurezza dei dati degli utenti e la diffusione di notizie false sulla piattaforma. Nonostante ciò, Facebook rimane uno dei social network più popolari al mondo e continua a innovare per migliorare l’esperienza degli utenti.
Facebook: problemi e scandali
Negli ultimi anni, Facebook ha affrontato numerosi problemi, in particolare sulla privacy e la sicurezza dei dati personali degli utenti. Nel marzo del 2018, il social network è stato coinvolto nello scandalo Cambridge Analytica, che ha portato alla violazione delle policy di sicurezza e al furto di dati personali di milioni di utenti. Mark Zuckerberg ha dovuto testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti per spiegare l’accaduto, ma alla fine l’azienda è riuscita a migliorare la sicurezza dei propri servizi.
Tuttavia, nel marzo del 2019, Facebook ha subito un altro problema di sicurezza, quando si è scoperto che le password di centinaia di milioni di utenti non erano state criptate e salvate in un formato facilmente leggibile. Facebook ha risolto il problema e avvisato gli utenti coinvolti, ma la sicurezza resta una questione critica per il futuro del social network.
Con miliardi di utenti e trilioni di post al giorno, Facebook ha difficoltà a mantenere il controllo della situazione e moderare tutti i contenuti. La piattaforma, inoltre, è diventata una meta ambita per gli estremisti e le forze sovversive, il che ha portato a critiche sulle politiche di moderazione dei contenuti. L’azienda sta cercando di migliorare i sistemi di controllo tramite l’utilizzo di soluzioni automatiche e supervisione umana, ma è necessario trovare altre soluzioni efficaci per garantire la sicurezza degli utenti e il contenuto appropriato sulla piattaforma.
Facebook diventa Meta
Attualmente, il social network creato da Mark Zuckerberg esiste ancora ma non come società con il nome di Facebook Inc. Infatti, a partire da ottobre 2021, l’azienda ha cambiato nome in “Meta“, in linea con la nuova direzione imprenditoriale voluta dallo stesso Zuckerberg.
Quest’ultimo, infatti, ha in serbo grandi novità per il futuro del social network, a partire dalla creazione del Metaverso di Facebook. Questa nuova realtà cambierà il modo di fruire del social network, rendendolo sempre più inclusivo e coinvolgente grazie alla realtà virtuale e ad altre funzionalità che si baseranno completamente sull’esperienza dell’utente.
Aneddoti poco conosciuti sul re dei social network
Che Facebook nasce nel 2004 dalle ceneri di Facemash grazie ad una intuizione – che alcuni traducono in idea rubata – di Mark Zuckerberg, l’attuale CEO nonché il quinto uomo più ricco al mondo secondo Bloomberg, e di alcuni suoi compagni di Università lo sappiamo ormai tutti.
E sappiamo anche che Facebook è il social network attualmente più utilizzato con quasi due miliardi di utenti attivi nel mondo e attualmente è il social network più longevo della storia.
Magari però non sapete che… il profilo di Zuckerberg non si può bloccare!
Il fondatore di Facebook è il più giovane miliardario della storia
Mark Zuckerberg è in assoluto il più giovane miliardario della storia, davanti a personalità del calibro di Jeff Bezos (fondatore di Amazon) e Bernard Arnault (quarto miliardario in classifica). A soli 23 anni (nel 2008), Zuckerberg è entrato a far parte dell’ambita classifica internazionale dei più ricchi. A distanza di 10 anni è ora al quinto posto e scala rapidamente la classifica davanti ai big dell’industria mondiale.
La storia di Facebook e il colore blu
Facebook nasce blu e continua ad essere blu anche dopo 13 anni dalla sua nascita. Il logo è esattamente di colore blu codice #3b5998 (tradotto in RGB 59-89-152, oppure in CMYK 0.61 – 0.41 – 0.00 – 0.40). Il blu è colore della serenità e della calma, ma è il colore che Zuckerberg riesce a percepire meglio in quanto daltonico e non percepisce bene il rosso e il verde.
Le tante facce di Facebook
Facebook nasce come The Facebook e il suo aspetto era ben diverso: rispetto al suo profilo attuale, gli elementi contenuti erano proprio scarni e graficamente poco accattivanti. Ma l’evoluzione è andata via via sempre verso una interfaccia grafica più complessa e completa.
Facebook e Al Pacino
In una delle prime home di Facebook compariva un volto di un uomo elaborato graficamente. Sopra all’immagine originale era stata sovrapposta una stringa di testo in codice binario (numeri uno e zero) dando un effetto di sfocatura. L’immagine originale era quella di Al Pacino giovanissimo.
Facebook e divorzi
Il rovescio della medaglia in ottica Facebook è l’incremento del numero di divorzi in tutto il mondo. Un’indagine condotta dallo studio legale Lake Legal ha attribuito a Facebook una causa di divorzio su tre.
Uno strumento di comunicazione gratuito ed efficace, non c’è dubbio. Ma anche una continua tentazione. E non solo per il fatto di scadere nell’infedeltà. Secondo quanto riportato nel rapporto, di fatti, la condivisione accende la tensione. Ad oggi, in Italia, il 40% dei divorzi è causato da Facebook.
La storia di Facebook: Awesome al posto del Mi Piace
Sino al 2007 c’era la possibilità di commentare semplicemente con un Awesome (fantastico!). Zuckerberg da subito perplesso sulla scelta di questo tipo di commento decise di sostituirlo con il Mi Piace, se pur i suoi colleghi si mostrarono abbastanza scettici su questa modifica. Ora siamo arrivati a 6 possibili scelte di commento con gli emoji arrivati nel 2016.
La storia di Facebook: dalla nascita al successo globale
La storia di Facebook è stata caratterizzata da molti momenti di svolta e ha visto la piattaforma crescere fino a diventare uno dei social network più importanti al mondo. Tuttavia, la sua toria ha anche dimostrato l’importanza della privacy degli utenti e ha portato a una maggiore consapevolezza sulla necessità di proteggere i dati personali degli utenti.
Per le aziende, Facebook può essere un mezzo potente per raggiungere nuovi clienti e promuovere i propri prodotti e servizi ma, per avere successo, è essenziale avere una strategia di social media marketing ben definita e attuare costantemente aggiornamenti e ottimizzazioni.
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