Le truffe telefoniche sui contratti luce e gas risultano una minaccia sempre più comune. È fondamentale prestare attenzione per riconoscerle e seguire alcuni accorgimenti, rimedi non molto complessi, che vanno dall’evitare di diffondere i propri dati alla verifica della natura del proprio interlocutore.
A partire dal 10 gennaio 2024, tutte le famiglie italiane saranno obbligate a passare dal regime tutelato dell’energia elettrica e del gas naturale al mercato libero. Tuttavia, negli ultimi tempi, sono aumentati in modo esponenziale i tentativi telefonici, spesso insistenti e truffaldini, di convincere i consumatori a sottoscrivere un nuovo contratto. Questo fenomeno affligge purtroppo milioni di consumatori, tra cui 15 ancora nel vecchio mercato tutelato.
In questo articolo, esamineremo le principali tecniche utilizzate dai venditori telefonici per proporre nuovi contratti per l’energia elettrica e/o il gas. Inoltre, impareremo a distinguere tra le truffe telefoniche vere e proprie, che spesso colpiscono anziani, e i metodi “aggressivi” utilizzati per trovare nuovi clienti.

Truffe telefoniche luce e gas: la truffa del sì
Tra le truffe più diffuse vi è quella che prevede la formulazione di domande di circostanza o fatte in modo frettoloso dall’operatore malintenzionato. Si tratta di una truffa diffusa e pericolosa.
Un operatore di un call center telefona, fingendo una scusa, e cerca di ottenere il consenso della vittima con un “sì”. Ad esempio, può chiedere: “Buongiorno, è il signor Rossi?”. Poiché il truffatore dispone già dei dati della vittima (presenti in database di milioni di utenti), il cognome è probabilmente corretto e la vittima risponde in modo affermativo senza sospettare nulla.
Il “sì” pronunciato verrà poi manipolato nella registrazione vocale della telefonata per attivare un contratto truffaldino. Per evitare di cadere in questa trappola, è importante evitare di pronunciare parole come “sì” o “certo”, ma ciò può non essere facile per tutti, specialmente per gli anziani.
Se la vittima riceve una bolletta da un operatore sconosciuto al quale non ha mai dato il consenso, si tratta chiaramente di una truffa (art.640 del Codice Penale).
La legge italiana riconosce infatti la validità e la vincolatività degli accordi verbali, che hanno la stessa legittimità di quelli scritti. Pertanto, è importante prestare attenzione alle parole che si pronunciano al telefono per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze.
Truffe telefoniche luce e gas: il raggiro del codice POD o PDR
Esiste una possibile truffa telefonica che riguarda le forniture di gas e lice, la quale prevede di richiedere i codici identificativi della propria fornitura, ovvero il codice POD (per la luce) o PDR (per il gas) presenti nelle bollette e utili a identificare l’utenza.
A differenza dei codici cliente, questi codici non cambiano mai e quindi sono particolarmente ambiti dai call center truffaldini. Infatti, se il cliente fornisce il proprio codice fiscale insieme a questi codici, il call center potrebbe attivare un nuovo contratto a sua insaputa. Pertanto, è sempre consigliabile non fornire mai i propri codici POD o PDR, il codice fiscale o altri dati personali a operatori sospetti o non autorizzati.
Se si riceve una chiamata da un operatore sconosciuto che richiede questi codici, è fondamentale rifiutare categoricamente e interrompere immediatamente la chiamata.
Truffe telefoniche luce e gas: le scuse più usate
Esistono molti trucchi per estorcere contratti, ma alcuni sono particolarmente diffusi. Ad esempio, se ricevete una chiamata in cui vi viene promesso un risparmio immediato, dovreste diffidare. Il chiamante dovrebbe almeno chiedervi quanto state pagando attualmente e quale è il costo per kWh che avete in bolletta.
Un altro trucco è quello di incutere paure immotivate, come la minaccia di sanzioni se non si passa al mercato libero, o sostenere che il fornitore attuale sta per chiudere e quindi si rischia la sospensione del servizio. In realtà, tutte queste affermazioni sono bugie.
Una pratica commerciale scorretta molto diffusa è quella di mettere fretta ai clienti comunicando date fantasiose per il passaggio al mercato libero. Non cadeteci: per le famiglie la data ufficiale del passaggio al mercato libero è il dieci gennaio 2024, mentre per le piccole imprese e alcune microimprese il mercato tutelato è già terminato dal primo gennaio 2021.

Alcuni consigli per difendersi dalle truffe
Se vuoi evitare le chiamate indesiderate da call center che potrebbero cercare di truffarti o essere troppo aggressivi, ecco alcuni consigli utili.
Innanzitutto, puoi segnalare il tuo numero al Registro pubblico delle opposizioni per evitare di ricevere chiamate non autorizzate. Inoltre, se ricevi una chiamata da un numero sconosciuto, prima di rispondere controlla su un motore di ricerca se ci sono valutazioni negative per quel numero e, se necessario, aggiungilo all’elenco dei numeri bloccati sul tuo cellulare.
Se decidi di rispondere a una chiamata, fai attenzione se dall’altra parte c’è un sistema automatizzato di un call center che impiega qualche secondo per parlare, in quanto potrebbe trattarsi di una truffa. Inoltre, verifica la serietà dell’operatore del call center, chiedendo il suo nome e codice, la società per cui lavora e se sta chiamando dall’Italia. Se l’operatore è troppo insistente o scortese, diffida e riaggancia per prendere tempo.
Segnalare eventuali irregolarità è essenziale per evitare di trovarsi coinvolti in contratti indesiderati. Se si riscontrano comportamenti poco chiari o addirittura vessatori, è importante agire tempestivamente per prevenire situazioni simili in futuro.
Per combattere truffe legate alla sottoscrizione di offerte, è consigliabile rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, tramite la segnalazione online, all’indirizzo e-mail: protocollo.agcm@pec.agcm.it o alla casella postale: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma. In questo modo si potranno far valere i propri diritti e difendersi efficacemente dalle truffe.
Come riconoscere le truffe telefoniche luce e gas
Il numero di chiamate da numeri sconosciuti sta aumentando, con chiamate che arrivano sul tuo smartphone in orari improbabili e da numeri differenti ogni volta. Tuttavia, capire se queste chiamate sono truffe o importanti può essere difficile. Ecco alcuni segnali da considerare per identificare le chiamate sospette:
- I numeri di telefono potrebbero avere prefissi esteri o essere generati automaticamente. Questi numeri non sono registrati nel ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), rendendo difficile identificare il call center che ti ha chiamato.
- Gli operatori potrebbero non identificarsi chiaramente e usare il nome di un fornitore di luce e gas senza menzionare il nome della società di call center per cui lavorano.
- Gli operatori potrebbero essere aggressivi e chiedere informazioni personali senza fornire risposte chiare alle tue domande.
- Gli operatori potrebbero cercare di convincerti a sottoscrivere un contratto con un nuovo fornitore usando il pretesto di un precedente contratto non attivato o non rinnovato.
Se noti questi segnali, interrompi la conversazione e blocchi il numero di telefono sospetto. In generale, diffida sempre quando gli operatori cercano di intimidirti o ti promettono soluzioni miracolose per problemi che non esistono.
Essere disturbati con proposte commerciali a tutte le ore può essere irritante, ma la situazione diventa ancor più problematica quando ci si ritrova con contratti attivi indesiderati. Per evitare di cadere in truffe riguardanti la fornitura di energia, è necessario agire preventivamente. Ecco alcuni semplici consigli utili per affrontare queste situazioni indesiderate.
- È importante chiedere informazioni dettagliate all’operatore che ti chiama per promuovere offerte di luce e gas. Non fidarti di chi è evasivo riguardo l’azienda per cui lavora o ti dice che un nuovo fornitore sta subentrando nella tua zona. Inoltre, fai attenzione a chi si inventa di far parte di un Consorzio Elettrico Nazionale inesistente e non può fornirti contatti telefonici ed e-mail a cui poter essere ricontattato.
- Un operatore etico dovrebbe presentarsi, fornire il suo nome e un numero di matricola univoco per risalire alla persona con cui stai parlando. Inoltre, dovrebbe dirti il nome della società di call center per cui lavora e il fornitore di energia elettrica per conto del quale sta promuovendo le offerte luce e gas.
- Chiedi sempre il nome della società che rappresenta, l’indirizzo e-mail e il numero di telefono a cui puoi ricontattare l’operatore e la copia dell’offerta proposta via e-mail. Se l’operatore non è in grado di fornirti queste informazioni, è probabile che si tratti di una truffa telefonica di energia elettrica e gas.
- Fai attenzione a chi dice di conoscere i tuoi consumi e i costi in bolletta. Queste sono informazioni riservate che solo il tuo fornitore dovrebbe conoscere. Se un’azienda diversa da quella con cui hai sottoscritto il contratto conosce queste informazioni, potrebbe averle ottenute illegalmente. In questo caso, è consigliabile riagganciare immediatamente.

Ho sottoscritto un contratto telefonico: che faccio?
Cosa fare se hai firmato un contratto telefonico ingannevole? Se ritieni di essere stato truffato o di aver accettato un contratto che non corrisponde alle informazioni fornite, non preoccuparti. Ecco alcune cose da tenere a mente:
- Per il contratto per essere valido, devi ricevere tutta la documentazione da firmare e restituire al fornitore via posta o e-mail.
- Hai il diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni dalla stipula.
- Se pensi di essere stato truffato, puoi segnalare l’accaduto all’Autorità della Concorrenza e del Mercato.
Il teleselling può essere una pratica legittima per presentare offerte e promozioni. Non tutti i rappresentanti di vendita che ti contattano sono disonesti, ci sono anche professionisti onesti nel settore. Tuttavia, è importante fare attenzione alle situazioni potenzialmente problematiche e scegliere con cura con chi intrattenere relazioni commerciali.
Se si è sottoscritto un contratto per la fornitura di luce e gas tramite call center e si è insoddisfatti o non si desiderava sottoscriverlo in primo luogo, è importante esercitare i propri diritti.
Tra questi, è fondamentale conoscere il diritto di recesso, il quale consente di annullare gli effetti del contratto entro i primi 14 giorni dalla firma. Per esercitare tale diritto, è sufficiente inviare una raccomandata con avviso di ricevimento per comunicare la propria volontà di rinunciare all’offerta sottoscritta e di voler mantenere il proprio attuale fornitore.
Nel caso in cui il cambio di fornitore sia avvenuto senza il consenso esplicito dell’utente, è possibile inviare un reclamo scritto entro 30 giorni dalla chiamata di conferma ricevuta dal nuovo operatore. In tal caso, ci sono due possibili esiti: se la fornitura è già attiva, verrà bloccata l’attivazione; se la fornitura non è ancora attiva, verrà interrotta la procedura di migrazione. In entrambi i casi, l’obiettivo sarà quello di annullare il contratto sottoscritto in modo irregolare.
Truffe telefoniche luce e gas: gioca d’anticipo
Prevenire le truffe telefoniche inerenti all’energia elettrica e al gas richiede di fare scelte consapevoli e di agire in modo proattivo. Non solo gli anziani o le persone vulnerabili sono a rischio, ma tutti possono essere potenzialmente vittime di questi stratagemmi.
La comunicazione efficace è un elemento cruciale nel web marketing, in quanto aiuta a individuare il fornitore di energia migliore in base alle proprie esigenze. Scegliere consapevolmente il proprio fornitore di energia non solo evita di cadere in trappola di offerte troppo convenienti per essere vere, ma garantisce anche un servizio affidabile e di qualità.